FUSS sinonimo di economia circolare
In questo periodo in cui le scuole sono chiuse e si è avviata la didattica a distanza non sono pochi gli studenti che a casa non dispongono di un PC. È possibile pensare ad una soluzione economica che possa andare incontro alle esigenze di molte famiglie per eliminare questa barriera digitale e permettere la piena integrazione dei loro figli nella didattica d’emergenza?
I momenti di emergenza ci ricordano che il cambiamento necessario ad affrontare la situazione non si può improvvisare ma debba essere progettato, realizzato e sperimentato in un ampio arco temporale.
Le scuole in lingua Italiana dell’Alto Adige, con il progetto FUSS, hanno pianificato da oltre 15 anni un processo di innovazione sostenibile adottando GNU/Linux e Software Libero e a Codice Aperto nella didattica. Questa scelta, con soluzioni attentamente individuate per i vari ordini e gradi delle scuole [https://www.fuss.bz.it/], si rivela lungimirante nel sostenere tutte le difficoltà connesse all’adozione della didattica a distanza, laddove oggi, per effetto della sospensione dell’attività scolastica in presenza, quale misura cautelativa per arginare l’epidemia del Coronavirus, si è dovuto in modo repentino adottare una nuova modalità di insegnamento che impone l’uso di strumenti digitali. Grazie alla sostenibilità del software libero ed al fatto che non sia necessario pagare licenze d’uso sarebbe possibile fare avere a una parte di questi studenti privi di mezzi, un PC con FUSS installato uguale alle postazioni scolastiche.
Il processo virtuoso qui tracciato, che rappresenterebbe un esempio di economia circolare, propone alle aziende ed Enti del territorio di non destinare al macero i vecchi PC ma di darli in carico ai volontari degli Sportelli Open & Linux Schalter del territorio (Bolzano, Merano, Brunico), che li faranno pervenire agli alunni bisognosi dopo averli ripristinati installandovi FUSS. Per dare corpo alle idee necessiterà naturalmente farsi carico della pulizia e disinfezione dei dispositivi dati in uso e anche della cancellazione dei dati eventualmente presenti, in base alla normativa vigente per la sicurezza informatica.
Il Gruppo Sostenibilità Digitale Alto Adige-Südtirol [https://openbz.eu] e l’Associazione LUGBZ – Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan [https://www.lugbz.org], promotori dell’iniziativa, invitano pertanto le ditte e gli Enti che dispongono di PC/Notebook non più vecchi di 10 anni e funzionanti a scrivere a info@lugbz.org per segnalare la loro disponibilità alla cessione.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale [https://solidarietadigitale.agid.gov.it].
FUSS als Synonym für Kreislaufwirtschaft
Jetzt, da viele Schulen geschlossen sind und der Fernunterricht begonnen hat, gibt es viele Schüler*innen, die keinen adäquaten PC zu Hause haben. Aus diesem Anlass heraus sollte an eine wirtschaftliche Lösung gedacht werden, die den Bedürfnissen dieser vielen Familien gerecht wird, um diese digitale Barriere zu beseitigen und auch deren Kinder in den Notunterricht einzubinden.
So eine Lösung entsteht schwerlich aus dem Nichts, daher muss auf Erfahrungen zurückgegriffen werden. Die italienischen Schulen Südtirols zum Beispiel setzen durch das FUSS-Projekt [https://www.fuss.bz.it/] seit über 15 Jahren auf einen nachhaltigen Innovationsprozess unter der Verwendung von GNU/Linux und anderweitiger Freier und Open-Soruce Software im Unterricht. Diese Wahl erweist sich als weitsichtig in Anbetracht der Einführung des Fernunterrichts als Vorsichtsmaßnahme zur Eindämmung der Coronavirus-Epidemie: Dank der freien Verfügbarkeit Freier Software ist es nicht notwendig, für die Nutzung der Software zu zahlen oder den teils rigiden Lizenzbedingungen zuzustimmen. Auch das Bereitstellen von vorinstallierten PCs für Schüler*innen gleichwertig zu den Schularbeitsplätzen bereitet keinerlei Schwierigkeiten.
Deshalb der Appell an lokale Unternehmen und Institutionen, noch vorhandene alte PCs/Laptops nicht zu entsorgen, sondern den Freiwilligen der Open & Linux Schalter im Lande (Bozen, Meran, Bruneck) zu übergeben, die sie nach einer fachgerechten Instandsetzung inklusive Löschung der vorhandenen Daten an die bedürftigen Schüler*innen verteilen. Kreislaufwirtschaft geht von einer Philosophie des Teilens aus, die durch die Garantie der freien Lizenz einen Vorteil für die Gemeinschaft bringt, dank der Wiederverwendung, die das Veraltete wiederherstellt und in eine neue Ressource verwandelt.
Die Gruppe Digitale Nachhaltigkeit Alto Adige-Südtirol [https://openbz.eu] und die LUGBZ – Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan [https://www.lugbz.org], welche die Initiative tatkräftig fördern, laden daher Unternehmen und Organisationen, die über funktionstüchtige PCs/Notebooks verfügen, die nicht älter als 10 Jahre sind, ein, sich unter der Emailadresse info@lugbz.org zu melden.
Diese Initiative wurde als Beispiel der Digitalen Solidarität in die Website des Ministeriums für technologische Innovation und Digitalisierung und der Agentur für das Digitale Italien [https://solidarietadigitale.agid.gov.it] aufgenommen.